I NOSTRI PROGETTI

Ri-Vivere

Essere genitori significa vivere momenti gioiosi e meno gioiosi.

INFORMAZIONI SU QUESTO PROGETTO

Anno di svolgimento:

2015

Dove si è svolto:

Cittadella Universitaria del Policlinico di Monserrato

Partner di progetto:

Scuole e Università

Il lutto perinatale (perdita del bambino tra la 27ª settimana di gestazione e la prima settimana dopo la nascita) è ancora oggi un doloroso argomento poco affrontato.

Il lutto perinatale è causa di grande dolore per i genitori che si ritrovano defraudati da un amore desiderato. Troppo spesso, oltre al luttuoso evento, i genitori si ritrovano soli ad affrontare la traumaticità della perdita del proprio figlio. Per la sua complessità il lutto perinatale è ancora oggi, soprattutto in Italia, un tema poco affrontato.

Perdere il proprio bambino è una promessa che si infrange, aspettative che naufragano e causano stati profondi di incredulità, delusione e amarezza.

Piangere un bambino sconosciuto al mondo può essere per gli altri una reazione incomprensibile. I genitori non devono essere lasciati soli in questo dolore.

Perchè il progetto
Ri-Vivere

Finalità primaria del progetto è colmare, a livello nazionale, il vuoto formativo esistente e sensibilizzare la comunità sul tema del lutto perinatale.  

L’obiettivo è coinvolgere e integrare diverse competenze professionali per la tutela della salute fisica, psichica e sociale della coppia che ha subito un lutto perinatale.

Il progetto Ri-Vivere si fa carico di dar voce a questa dolorosa realtà che spesso si tramuta in silenzio, dando un concreto supporto i genitori colpiti dal lutto perinatale attraverso un’attività volta alla sensibilizzazione e alla formazione delle figure professionali operanti nell’ambito della salute fisica e psicologica dei genitori che subiscono il lutto perinatale. Ri-Vivere vuole dare loro conforto e speranza.

Come si è realizzato il progetto Ri-Vivere

Il progetto Ri-Vivere si basa sulle seguenti attività:

  • informazione capillare sul territorio sul lutto perinatale attraverso la distribuzione di materiale informativo
  • realizzazione di corsi di formazione tenuti da esperti in materia per gli operatori socio sanitari (neonatologi, ginecologi, ostetriche, assistenti sociali, psicologi, pediatri, psicoterapeuti e infermieri)
  • individuazione degli operatori socio-sanitari necessari per la costituzione dello sportello informativo per il sostegno delle donne colpite dalla perdita del figlio

La prima fase del progetto è stata dedicata alla realizzazione di un corso di formazione per assistenti sociali, psicologi, ginecologi, neonatologi, ostetriche ed infermieri professionali, ovvero dei operatori finali del progetto. Il corso è stato tenuto dalla Dott.ssa Claudia Ravaldi, Psichiatra-Psicoterapeuta e Presidente dell’Associazione Ciao Lapo.

La seconda fase è stata invece dedicata alla creazione di gruppi di auto mutuo aiuto, coordinati da esperti del settore, rivolti ai genitori che hanno vissuto la perdita del proprio figlio durante i mesi della gravidanza o nei giorni immediatamente successivi al parto.

Col progetto Ri-Vivere, oltre a voler sensibilizzare le Istituzioni sulla capacità di ascolto dei bisogni di chi è colpito dal lutto, si vuole sopperire a questa mancanza attraverso la formazione e gli incontri di auto mutuo aiuto. Nello specifico i principali obiettivi del percorso che ha coinvolto i genitori sono:

• accettazione della perdita subita;

• sperimentazione e tollerabilità del dolore;

• riadattamento a una realtà in cui è assente il figlio perduto;

• reinvestimento delle proprie emozioni su nuovi oggetti d’amore.

Risultati del progetto

Il corso di formazione “Sostegno ai genitori per il superamento del lutto perinatale” è stato parte integrante del progetto “Ri-Vivere”, ed è stato realizzato grazie al contributo della Fondazione di Sardegna.

Il corso di formazione è stata un’esperienza che ha permesso di conoscere le fasi del ciclo prenatale, dalle prime settimane di gravidanza sino ai primi anni di nascita del bambino.

In considerazione dell’importanza e della delicatezza dell’argomento – oltre alla carenza sul territorio regionale di realtà di sostegno, informazione e assistenza alla coppia e/o alle famiglie che vivono un’esperienza di lutto perinatale – il corso di formazione ha ottenuto, dall’Ordine degli Assistenti Sociale, il riconoscimento di 13 CF validi per gli aggiornamenti professionali.

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