Un po' di noi

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Osidea dal 2004 a oggi…

Sommario

Osidea dal 2004 a oggi… Racconto di un sogno diventato realtà.

Sono stati tanti i motivi che ci hanno portato a voler fondare un’associazione onlus. Voglia di fare qualcosa di utile, voglia di mettere in gioco le proprie competenze, voglia di essere protagonisti di un cambiamento.

“Perché no” – ci siamo detti – “le idee ci sono: osiamo”.

È così che il 1° dicembre 2004, proprio dalle parole OSare un’IDEA è nata OSIDEA: l’associazione frutto di tanto cuore ed esperienze di vita.

Qual era il nostro obiettivo?

Sin da subito, il nostro obiettivo è stato di occuparci di offrire servizi alle persone, alla comunità, di progetti socio-culturali per la scuola dedicati ai bambini e in particolare informare e sensibilizzare sul tema della raccolta e donazione delle cellule staminali presenti nel sangue del cordone ombelicale. Una risorsa preziosa e fondamentale per la vita di molte persone.

Quando abbiamo iniziato, non avremmo mai immaginato di compiere il percorso che abbiamo fatto. Il nostro intento era sì, ambizioso ma allo stesso tempo era ovviamente anche proporzionato alle nostre singole forze.

Ci siamo messi al lavoro: abbiamo letto, studiato, approfondito; abbiamo scoperto che potevamo chiedere aiuto; abbiamo chiesto aiuto e qualche volta l’abbiamo anche ricevuto; poi abbiamo iniziato a progettare e realizzare. Insomma finalmente dalle parole siamo passati ai fatti.

Se ci sono state difficoltà? Sì, molte. Se ci siamo abbattuti qualche volta? Sì, ma quando accadeva a uno di noi, c’era sempre subito l’altro pronto a dare la carica. Se abbiamo provato gioia e soddisfazione alla fine di ogni evento? Tantissimo!

Oggi, a quasi vent’anni da quell’incontro, siamo ancora qua. Più forti che mai, con tanti progetti in cantiere e un entusiasmo che ancora non ha la minima intenzione di spegnersi. 

Com’è andata nella pratica?

Il primo anno di OSIDEA è stato caratterizzato da duro lavoro e parecchia formazione. Anche se ciascuno di noi veniva da un percorso professionale diverso, chi dal commerciale, chi dal marketing, chi dalla psicopedagogia e chi dalla consulenza, le nostre competenze professionali si intersecavano bene. Ogni pezzettino del puzzle si incastrava perfettamente e tutti insieme avevamo finalmente trovato la nostra strada: mettere a disposizione ciò che avevamo imparato per condividerlo con il prossimo. 

“Pensiamo in grande” – abbiamo detto – “facciamolo per tutti quelli che ne hanno bisogno.”

E così è stato.

Prima gli anziani

Siamo partiti dagli anziani, coloro che meritano rispetto più di chiunque altro. Loro sì che hanno da insegnarci il senso della vita: da come cucinare un piatto di pasta al pomodoro a come affrontare ogni singola giornata storta. Le persone anziane hanno l’esperienza dalla loro, e noi abbiamo voluto omaggiarli, ascoltarli e renderli le prime figure di riferimento per la nostra attività. Abbiamo organizzato il convegno “La persona anziana e il suo potenziale”, in collaborazione con il CE.RI.UM di Cagliari, affondando le radici per il futuro lavoro dell’associazione nei confronti dei segmenti sociali da far emergere e valorizzare.

Poi le donne e i bambini

Dopo gli anziani ci siamo avvicinati al mondo dei bambini e delle mamme. Non solo dal punto di vista umano, come gli eventi di accoglienza per i più piccoli tra giochi, divertimento e animazione, ma anche dal punto di vista medico-scientifico. La donazione del sangue del cordone ombelicale è una delle tematiche che più ci sta a cuore: sensibilizzare le persone sull’importanza della raccolta e della donazione delle cellule staminali emopoietiche presenti nel sangue del cordone ombelicale era ormai diventata la nostra missione principale.

La speranza regalata dal trapianto di cellule staminali emopoietiche, prelevate dal cordone ombelicale subito dopo il parto, era diventato per noi un tema di fondamentale rilevanza. Volevamo renderci portavoce di una realtà ancora poco conosciuta in Italia, sensibilizzare e divulgare quanto la donazione potesse essere un gesto semplice e meraviglioso.

Dallo Sportello Informamamma al portale CordoneOmbelicale.it

Nel 2006 abbiamo aperto lo Sportello Informamamma, servizio informativo telefonico per le madri interessate alla donazione del sangue cordonale. Un servizio nazionale, gratuito, gestito da personale qualificato e formato ad hoc. Sportello informativo a cui poi abbiamo associato l’innovativa piattaforma web CordoneOmbelicale.it, l’unico portale italiano che guida i genitori in un percorso informativo sulla donazione e conservazione del sangue del cordone ombelicale e che contiene l’elenco completo delle banche pubbliche presenti in tutta Italia.

Il portale accompagna i genitori in un percorso suddiviso in step e in cui la donazione e la conservazione del sangue del cordone ombelicale appare finalmente come cammino facilitato, come gesto da compiere senza difficoltà. Ma la novità assoluta è stato il database nazionale con tutti i centri di raccolta e tutte le banche pubbliche italiane dove il campione di sangue cordonale, se idoneo, viene conservato per salvare delle vite. Le mamme e i papà finalmente non possono più perdersi tra le mille informazioni confuse online: basterà un semplice clic sulla propria regione per individuare i centri più vicini.

E come scoprire quali sono le possibilità di donazione e conservazione che ogni genitore ha? Semplice, basta affidarsi alle tre formule descritte nel portale, ognuna per ogni esigenza precisa: donazione eterologa, donazione dedicata e conservazione autologa.

Il portale è nato grazie a un team di giovani professionisti, dall’ideazione alla realizzazione, ognuno con le proprie competenze: da web master, grafico, web editor, social media manager e addetto stampa. La loro collaborazione è stata fondamentale e il portale ha raggiunto alti livelli di professionalità ed efficacia.

Difficoltà da affrontare e superare

Certo le difficoltà non sono mancate: il reperimento dei fondi, la continua formazione, le perplessità iniziali e la direzione da prendere. Ma l’obiettivo di basarci sulla crescita individuale, per promuovere un mondo migliore, ci ha sempre dato tutte le risposte. Questo è quello che succede quando si seguono i propri valori: la lunga strada non sembra un ostacolo se sei guidato dalla buona volontà.

Immaginatevi un sentiero oscuro in una notte d’inverno, in fondo alla via una casa con il camino acceso, calda, accogliente. Nella vostra testa due parole: voglio raggiungerla. È così è stato. La determinazione può portare lontano. Di strada ne abbiamo fatta tanta, ma quella casetta illuminata, in fondo alla via, è sempre stata là ad aspettarci. 

Da Bimbiinfiera a Milano a un Progetto e un Concerto per la vita

Siamo stati anche a Milano per il grande evento “Bimbiinfiera”.  Due giornate emozionanti al Parco Esposizioni Novero e una ricchissima manifestazione, che ha ospitato migliaia di visitatori, interamente dedicata alle mamme e bambini. Abbiamo allestito uno stand sul tema della donazione del sangue del cordone ombelicale. “Bimbiinfiera” era il palcoscenico ideale per far conoscere il meraviglioso gesto che ogni mamma in attesa può compiere. Le cellule staminali emopoietiche conservate nel sangue del cordone ombelicale, hanno il potere di trattare gravi patologie, come la leucemia, la talassemia e la microcitemia. Ogni mamma doveva sapere, e noi eravamo lì per questo. La voce di OSIDEA iniziava a farsi sentire anche fuori dal territorio regionale.

Abbiamo proseguito con un interessante progetto sociale, chiamato “Un Progetto per la vita”. Attraverso un’intensa raccolta fondi siamo poi passati dalle serate di intrattenimento agli stand informativi, dalla partecipazione a spettacoli teatrali all’allestimento di mostre espositive, dai convegni sul tema della donazione all’organizzazione di eventi musicali a scopo di beneficenza. “Un Concerto per la Vita”, è stato l’evento più emozionante: in collaborazione con la Brigata Sassari, abbiamo celebrato la vita come si deve, con la musica e con il cuore.

OsideaNews

Il primo numero di OsideaNews è uscito nel 2006, con una distribuzione limitata ma con le idee ben chiare sulla linea editoriale da seguire. Tra il 2007 e il 2008 abbiamo lavorato sulla seconda pubblicazione, per espanderci, internazionalizzandola e renderla visibile anche online col nuovo portale in multilingue OsideaNews.it. Risultato? Ben 40.000 copie distribuite nelle principali farmacie dell’isola e un grande riscontro in termini di lettori e sostenitori.

È stato bello vedere come i ragazzi volontari di OSIDEA si divertissero a reperire informazioni interessanti e accurate e come si impegnassero nello studio degli argomenti scientifici. OsideaNews ha permesso allo staff di quegli anni, di sentirsi tutti un po’ giornalisti, facendo della parola scritta un’arma vincente per la diffusione dei nostri valori.

Progetto scientifico Target Life

Quando l’amore per la scoperta si unisce alla scienza si alimenta la ricerca. Questo è stato il compito di “Target Life – Obiettivo vita”, il progetto che ha guidato OSIDEA in tutto il 2010 e oltre. In collaborazione con l’Università degli Studi di Cagliari, si è avvalorata la promozione di studi sulle cellule staminali da cordone ombelicale sia a scopo terapeutico sia in termini di ricerca scientifica. Un progetto che ha coinvolto studenti, ricercatori, docenti e professionisti, apportando significativi risultati nella sensibilizzazione sul tema.

Durante la fase di crio-congelamento un’alta percentuale di cellule staminali viene perduto. Con “Target Life – Obiettivo vita”, si è  incentivata la ricerca per scoprire quali condizioni ottimali possono garantire la massima conservazione, soprattutto delle cellule mesenchimali presenti nel cordone ombelicale. 

Quattromori: concorso e tour sullo stemma dei Quattro Mori

È stato un anno molto particolare il 2011. Primo perché il 15 aprile 2011, presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Cagliari, si è tenuto il convegno: “Le cellule staminali del sangue del cordone ombelicale: tra attualità e medicina rigenerativa”. E secondo perché segna la nascita di un progetto articolato che ci ha dato grande soddisfazione a livello culturale, soprattutto per la nostra cara Isola: stiamo parlando del progetto “Quattromori”, del suo Concorso Scolastico Regionale sullo stemma dei Quattro Mori e del “Tour Quattromori”.

Il Concorso, rivolto agli studenti delle classi delle scuole sarde, ha avuto come scopo il sensibilizzare i giovani sardi sulla storia dello stemma dei Quattromori e al contempo stimolare la loro capacità di osservazione, comunicazione e progettazione per la realizzazione di opere artistiche a tema.
Le numerose opere realizzate dagli studenti hanno poi permesso di allestire, una mostra espositiva presso uno stand della 63^ Fiera Internazionale della Sardegna. La mostra, organizzata col Centro Sportivo Italiano Sardegna, ha avuto il patrocinio gratuito della Regione Autonoma della Sardegna e dell’ANCI Sardegna.

Il tour è stata invece un’esperienza molto originale, per noi di OSIDEA e per tutti gli alunni delle classi coinvolte nel progetto. Si è trattato di una sorta di scuola itinerante allestita all’interno di un bus dotato di maxi-schermo sul quale i nostri collaboratori giorno dopo giorno, hanno svolto delle lezioni multimediali a tema sulla storia della bandiera sarda, ricche di grande interazione e divertimento.

Ci teniamo a sottolineare che il progetto “Quattromori” è anche il frutto di nostre precedenti iniziative dedicate sempre al tema del simbolo sardo, quali: Mostra espositiva della collezione di tessuti dipinti con lo stemma Quattro Mori dall’artista designer Katia Rivano; Convegno “Lingua Sarda e Mostra delle Bandiere storiche della Sardegna dal 1032 ad oggi”, presso “La Casa Melis” a Capoterra (anno 2008) e poi Convegno tenuto dal Prof. Cesare Casula “La Storia dello Stemma Quattro Mori in occasione del 150° Anniversario Unità d’Italia” (anno 2010).

Diritti dei bambini: progetto Can.Di.Do.

Siamo sempre stati convinti che un maggiore stato di consapevolezza fosse la chiave per costruirsi un futuro migliore. In tutta la nostra carriera abbiamo puntato sull’informazione e la divulgazione di tematiche volte a una società più aperta e tollerante.

Ma da quando si inizia ad acquisire tale consapevolezza? Sicuramente da quando si è ancora bambini, tramite un’educazione votata all’ascolto e al rispetto. La mente dei bambini è spalancata a mondi incredibili e le loro idee sono libere da ogni pregiudizio. È quello il momento in cui bisogna stimolare la loro curiosità e accompagnarli attraverso le regole della convivenza civile.

Questo è quello a cui mira Osidea grazie a Can.Di.Do: il progetto di Comunicazione e Animazione dei Diritti e dei Doveri dei bambini e dei ragazzi. Can.Di.Do è un’attività sperimentale di comunicazione che accompagna le scuole primarie e secondarie in un viaggio sul tema del rispetto delle regola e della tutela dei diritti. Attraverso lo studio della Convenzione Internazionale sui diritti dell’infanzia e i valori sanciti dalla Costituzione Italiana, i ragazzi scoprono la loro missione da cittadini modello, in una società per tutti.

“Ogni bambino ha i diritti elencati nella Convenzione: non ha importanza il colore della sua pelle, se è maschio o femmina, se è un portatore di handicap, se è ricco o povero; non ha importanza a quale religione appartiene; non ha importanza che lingua parla.”  Convenzione Internazionale sui diritti dell’infanzia, art. 2.

Gli obiettivi posti dal progetto Can.Di.Do sono stati ambiziosi, ma decisamente formativi. Se tutti i ragazzi crescessero con tali principi chiari, vivremo in un’epoca diversa. Anche se per un breve periodo, abbiamo insegnato ai ragazzi delle scuole a tenersi per mano e a non voltarsi le spalle mai. Abbiamo voluto condividere i diritti dei bambini e dei ragazzi con un linguaggio semplice ed efficace, affinché ognuno di loro potesse difendersi dalle ingiustizie e dalle discriminazioni della vita. E utilizzando i valori più forti trasmessi dai nostri “padri costituenti”, abbiamo cercato di infondere uno stile di vita pacifico, dove le idee sono più importanti delle promesse e la libertà di espressione regna sovrana.

Dal 2004 a oggi…

Tanti anni sono passati da quel non lontano 2004. Tanti i successi, tante le difficoltà.

“Ce l’abbiamo fatta!” – abbiamo detto – “il nostro sogno è diventato realtà”.

È vero, ma a noi piace sognare ancora. E piace sognare in grande, perché è ancora tanta la voglia di fare e di andare lontano. Molto lontano. Altre importanti attività ci aspettano: dai progetti nelle scuole alle nostre campagne di sensibilizzazione sulla donazione e conservazione delle cellule staminali presenti nel cordone ombelicale.

D’altronde ci abbiamo sempre creduto in ciò che facciamo. Ecco perché continueremo a farci sentire e a diffondere imperterriti la missione OSIDEA: OSare un’IDEA

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